Visita scenica al Monastero di Muri
Sabato 7 maggio una trentina di soci e amici della Pro Ticino hanno dato seguito al nostro invito per questa interessante visita e si sono ritrovati di buon mattino davanti all’entrata principale del monastero. Lì sono stati raggiunti da una contadina dei tempi che furono (Josefine) e da un frate benedettino (padre Otmar). La prima piuttosto critica nei riguardi del mondo ecclesiastico, l’altro invece timorato di Dio. Le due guide hanno recitato la loro parte in modo talmente autentico e avvincente che il giro della visita è stato per tutti un vero piacere e avrebbe potuto senz’altro durare più a lungo.
Dapprima hanno citato alcuni dettagli storici relativi al convento: dal 1027, anno di fondazione da parte degli Asburgo, fino alla monumentale costruzione visibile oggi. Nel 1841 l’ancor giovane cantone di Argovia (nuovo proprietario) chiuse il convento e la sua infrastruttura fu più tardi adibita a scuola, ospedale e casa medicalizzata. Ci hanno quindi mostrato l’originalissima chiesa di forma ottagonale, gioiello barocco con una cupola alta 20 metri, costruita alla fine del seicento sulle fondamenta dell’originale chiesa romanica.
Da lì ci hanno condotti dapprima giù nella cripta e quindi nel chiostro, dove tutta una serie di bellissimi e molto dettagliati vetri colorati 23 (à la Chagalle) ricordano illustri famiglie austriache e di vari cantoni svizzeri. A visita terminata un simpatico organista ci ha viziati per quasi mezz’ora con brani musicali dall’organo maggiore della chiesa. Siamo quindi passati alla parte «materiale» con un ottimo pranzo in una sala per noi riservata nell’adiacente ristorante. Il convento di Muri è per così dire a due passi da casa nostra, ma senza questa visita guidata ben dettagliata sarebbe per tanti ancora un mistero bell’e buono...














